di Franca Gallotta
Sebbene fossi preparata al fatto che avresti cambiato carattere con l’adolescenza, una volta avvenuto il cambiamento mi è stato molto difficile sopportarlo. All’improvviso c’era una persona nuova davanti a me e questa persona non sapevo più come prenderla.
Susanna Tamaro, Va’ dove ti porta il cuore
L’adolescenza è quel periodo di vita durante la quale i giovane affrontano profondi cambiamenti sia fisici che psichici. Tale fase fa parte del ciclo di vita di tutti gli esseri umani e a volte può portare con sé innumerevoli difficoltà.
A livello psicologico emerge l’esigenza di ricercare e sperimentare il proprio Sé. Se i genitori durante l’infanzia hanno comunicato riconoscimento, so chi tu sei, so cosa stai provando, il giovane ragazzo entrerà in contatto con quella parte di Sé fino a quel momento sconosciuta, con il proprio modo di sentirsi. Grazie a questo riconoscimento, aspetti come autenticità e autostima possono coesistere. Non sempre questo succede, quando non ci viene permesso di essere naturali, tali aspetti possono essere compromessi.
“Il giovane ha quindi un compito difficile entrare in confidenza con aspetti sconosciuti di sé e contemporaneamente desiderare di rimanere in sintonia con le rappresentazioni dei genitori per salvare la relazione con loro”.(R.Telleschi G.Torre)
In questo delicato momento di vita l’adolescente può sentire le proprie risorse inadeguate rimanendo cosi aggrappato a una modalità di comportamento precedente, modalità infantili. Quando, invece, sono i genitori a non essere adeguati, ad essere disorientati di fronte al loro processo evolutivo, non riescono a trasformare la relazione con il figlio, in una relazione matura e soddisfacente. Cosi chè il giovane adulto nel cercare l’equilibrio tra queste parti è costretto, a volte, o a rinunciare o al rapporto con i genitori, o alla possibilità di sperimentare la propria autonomia.
“Un adolescente che nel corso dell’ infanzia, abbia subito una deprivazione cronica della guida dell’aiuto e dell’interazione con i genitori non avrà l’opportunità di dominare le strategie per affrontare la realtà, necessarie a far fronte con successo ai normali cambiamenti e alle pressioni dell’adolescenza”. (E.Tronick)
In contrapposizione alla famiglia, cresce l’esigenza di far parte di un gruppo con il quale riconoscersi, condividere emozioni positive e negative. In un epoca, in cui bisogna essere sempre perfetti e all’ altezza dei “dei” che in continuazione i mass media e internet, propinano all’ adolescente, il confronto con l’altro diventa una sorta di ossessione. L’adolescente ha bisogno di punti di riferimento e spesso li ritrova nel mondo dello spettacolo e della musica. Vuole essere come , di più e non meno.
Le esperienze che fa l’adolescente sono importanti per formare la sua personalità, per conoscersi meglio, per creare un Sé vero. Anche le esperienze frustranti come il rifiuto di un amico, di un gruppo e del partner sono utili al superamento di tale cambiamento.
L’adolescente, per superare questo ciclo di vita dovrà superare alcuni compiti evolutivi:
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accettare i cambiamenti fisiologici e la propria maturazione sessuale;
- separazione e individuazione dalla famiglia di origine, trovare la propria identità. Un identità diversa da quella infantile, caratterizzata da una maggiore autonomia;
- nascita sociale, il gruppo dei pari;
- costruzione di nuovi valori, ideali, porsi degli obiettivi.
Quando sentiamo l’adolescente stare male possiamo ipotizzare che ci sia stata una difficoltà ad assolvere uno o più compiti.
Quali sono i campanelli d’allarme da tenere in considerazione ?
Di solito l’adolescente manifesta questa difficoltà attraverso comportamenti disadattivi. Innanzitutto il rendimento scolastico è un importante aspetto a cui prestare attenzione. L’apatia e il disinteresse per ogni cosa, passare intere giornate sdraiati sul letto o sul divano senza concludere nulla. Inoltre a differenza di quello che si crede, il confronto e il conflitto con i genitori è un aspetto sano per il processo di autoaffermazione, l’aspetto che invece non è sano e a cui bisogna prestare attenzione è la difficoltà da parte dell’adolescente a emanciparsi rispetto ai genitori e prendersi le proprie responsabilità.
Da tali difficoltà possono discendere delle vere e proprie problematiche come:
- Autolesionismo;
- Depressione ;
- Chiusura sociale, isolamento;
- Disturbi d’ansia;
- Disturbi dell’umore ;
- Uso di droghe;
- Disturbi alimentari.
Nel caso l’adolescente manifesti disturbi simili è possibile ricorrere ad un percorso di psicoterapia. Quest’ultimo può aiutare sia l’adolescente che i genitori ad uscire da questo momento di difficoltà e malessere.